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HAZ - Hannoversche Allgemeine Zeitung

 

Azione legale respinta – Düe lasciò la cassaforte aperta

del 27 febbraio 1992


Calano notevolmente le probabilità che il gioielliere Rene Düe ottenga i dieci milioni di marchi richiesti per la rapina di oggetti preziosi avvenuta nell’ottobre del 1981. Mercoledì la sezione civile n. 13 del tribunale ha sancito la perdita della copertura assicurativa da parte di Düe per dolo e colpa grave. Con questa motivazione sono state respinte le querele avanzate da 21 fornitori di gioielli ai quali il gioielliere aveva ceduto parte delle rivendicazioni contro l’assicurazione.


Stando alla sezione civile, sotto la presidenza del giudice Richter Heinz Brandes, Düe, il cui negozio sito in Kröpke è stato rapinato da due uomini armati il 31 ottobre 1981, ha commesso due gravi errori che gli sono costati la copertura assicurativa. Il gioielliere agì con leggerezza lasciando aperta una cassaforte piena quando qualcuno suonò alla porta ed egli si accertò che il visitatore era un socio. “In questo modo ha agito con grande negligenza ed è contravvenuto gravemente all’obbligo di diligenza”, ha affermato il giudice Brandes. Düe doveva rendersi conto che il pericolo di rapina era aumentato in seguito agli annunci e agli inviti fatti per l’apertura di una mostra programmata per la sera con cui aveva richiamato l’attenzione sull’ingente ammontare di oggetti preziosi in suo possesso.
Quando, in seguito alla rapina, Düe ha taciuto all’assicurazione il ritrovamento di 15 anelli e orologi che erano stati denunciati come scomparsi, egli ha perso in modo evidente il diritto alla copertura assicurativa. Secondo il giudice “la paura di un rallentamento del primo risarcimento non giustificava il dolo in merito all’entità del danno”. Per contro la sezione civile del tribunale non è riuscita a provare il “dolo” della compagnia assicurativa “Mannheimer Versicherung” attraverso il coinvolgimento del detective Werner Mauss. Il giudice Brandes ha dichiarato che il compito dell’agente, che tra l’altro ha agito con l’approvazione della polizia, era solamente quello di recuperare gli oggetti preziosi rubati.


La sezione civile del tribunale ha seguito la descrizione che Düe ha dato dello svolgimento dei fatti. Contro quest’ultima mercoledì venivano alimentate in loco delle speculazioni contro otto poliziotti, i quali avrebbero ascoltato il gioielliere nel corso delle indagini, e seconde le quali Düe, già assolto, avrebbe inscenato la rapina autonomamente. La sezione civile n. 13 del tribunale si dovrà pronunciare anche riguardo alle rivendicazioni di Düe contro la “Mannheimer Versicherung”. Poiché in seguito alla “sentenza sui fornitori” di ieri le probabilità di successo per l’accusa sono diminuite, l’istanza di gratuito patrocinio che era ancora in fase decisionale potrebbe essere già respinta prima della sentenza. I commercianti tuttavia possono pronunciarsi contro la decisione alla corte d’appello di Celle. Gs

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